Archivio

Posts Tagged ‘bertolaso’

Incendio a Taverna del re, probabile il dolo. Il fuoco per cancellare tracce di reati

Incendio a Taverna del re, probabile il dolo. Il fuoco per cancellare tracce di reati

In attesa che la Procura accerti le cause dell’incendio, i tecnici non escludono nessuna ipotesti

di Monica D’Ambrosio

A due giorni di distanza dall’incendio che ha riguardato la piazzola b13 di Taverna del re, si cerca di capire cosa sia realmente accaduto domenica pomeriggio, intorno alle due. Sarà la Procura ad accertarlo, ma nel frattempo, stando al parere di tecnici esperti, nessuna ipotesi può essere esclusa, neppure quella del dolo.
Non è certo un caso che ad andare a fuoco sia stata la stessa piramide bruciata nel maggio scorso. Questa volta però, l’incendio si è sviluppato sulla parete opposta della montagna di spazzatura.

Non è autocombustione, o almeno lo escludono gli esperti che hanno preso visione dei Danni procurati dall’incendio. Le fiamme ed il fumo sono divampati sulla superficie e non tra le balle coperte dai teloni impermeabili.
Inquieta sapere che qualcuno ritiene addirittura che quell’incendio possa essere stato appiccato volutamente e chi lo ha fatto abbia voluto, o almeno avrebbe voluto, cancellare le tracce di qualche rifiuto speciale accatastato tra le balle che giacciono   sulla piazzola in oggetto.
Intanto continua la rimozione del tal quale accantonato  in due settimane. Da dieci giorni a questa parte si riesce a portar via appena 50  tonnellate al giorno  a fronte delle 330 che dovrebbero essere portate via come da oridnanza presidenziale

[VIDEO]The Regime of Emergency (PROMO)

Partendo dalle origini, ovvero dalla Riunione di Villaricca degli anni 80, il promo spiega che cos’e il fenomeno emergenza rifiuti. Un’emergenza infinita, che dura da 15 anni, non puo’ certamente piu definirsi emergenza, piuttosto status quo. E’ situazione endemica che si protrae nel tempo, con picchi di intensità che vengono presentati al mondo come ‘emergenze’. Leggi tutto…

Processo Impregilo: report del 1 dicembre 2010

Durante la seduta del 1 dicembre 2010, si è tenuto il controesame dell’ing. Francesco Buonocore, funzionario della struttura commissariale. Buonocore si occupava degli impianti ed assisteva il subcommissario Vanoli nell’attività di redigere ordinanze o di reperire dati in relazione al loro funzionamento.

Correva l’anno 2002. L’ing. Buonocore ha ricordato che a Fibe servivano 24 milioni di metri cubi di volumetria disponibile per realizzare discariche. “Le discariche servivano a Fibe come garanzia da dare alle banche finanziatrici, perché la presenza di discariche era la garanzia del funzionamento del sistema”. Fibe, che gestiva totalmente il processo di realizzazione degli impianti di discarica, dall’individuazione dei siti alla formulazione del progetto fino alla stessa realizzazione degli impianti, aveva individuato una serie di cave e terreni in cui realizzare le discariche e doveva chiedere l’autorizzazione al commissariato. Leggi tutto…

L’assessore Romano: i rifiuti? 4 anni per uscire dall’emergenza

11 novembre 2010 1 commento

(di Angelo Agrippa da il Corriere del Mezzogiorno del 10 novembre 2010)

Il ministro dell’ambiente Stefania Prestigiacomo dice di temere che la sua «Sicilia possa rischiare un’emergenza rifiuti peggiore di quella campana». Ma la verità, drammatica, è quella denunciata dall’assessore ai rifiuti di Napoli, Paolo Giacomelli, e dall’amministratore di Asìa, Daniele Fortini: «È possibile — afferma l’assessore — un aggravamento della situazione nei prossimi giorni». Insomma, l’intestino tornerà a bloccarsi. Il ciclo dello smaltimeto si interromperà di nuovo. E dalle 1.350 tonnellate di rifiuti ancora accumulate per strada a Napoli si rischia di passare ad alcune migliaia in più. A partire già dai prossimi giorni.

Al momento non si intravede una soluzione. Il presidente della Provincia di Napoli, Luigi Cesaro, fa spallucce: «Riunioni su riunioni. Ma la situazione resta complicata». Certo, i tecnici della Provincia sono impegnati in sopralluoghi in alcune cave abbandonate. Il nuovo decreto sui rifiuti dovrebbe consentire la riapertura di Serre per ricevere i conferimenti del Salernitano e liberare il sito di stoccaggio di Acerra. Ma è tutto da venire. Nulla già disponibile. «La soluzione si deve trovare— si difende l’assessore regionale all’ambiente, Giovanni Romano— e deve essere tecnicamente condivisa. Ma non so dire quale possa essere: il supermercato delle idee non è stato ancora inventato». E dopo aver annunciato la settimana scorsa che si sarebbe usciti dall’emergenza in dieci giorni, ieri ha allungato di parecchio la prospettiva: «Credo che potremmo dirci salvi non prima di 36-48 mesi, ovvero quattro anni, quando entreranno in funzione i termovalorizzatori di Salerno e Napoli Est. Perché il piano regionale che si sta costruendo sulla base dei piani provinciali ci dice che con una differenziata media in Campania del 50 per cento avremo da smaltire 1,384 milioni di tonnellate di rifiuti che possono essere tranquillamente essere smaltiti nei tre impianti di termovalizzazione di Acerra, Napoli e Salerno». Intanto, da oggi gli impianti di tritovagliatura di Giugliano, Caivano e Tufino potrebbero tornare a sospendere ogni attività. «I tre Stir — racconta Fortini — sono congestionati dalla frazione organica, ormai giunta a circa 45 mila tonnellate: tutte stipate negli impianti, dato che da alcuni giorni non viene trasferita alla discarica di Pianopoli in provincia di Catanzaro. L’impianto, infatti, è allagato e non può ricevere altri rifiuti. E questo rappresenta un grande guaio». A tutto questo si aggiunge che il sito di Taverna del re a Giugliano è quasi arrivato a 8 mila tonnellate di rifiuti: altre duemila e sarà chiuso. «A fine settimana — conferma il presidente della Provincia di Napoli, Cesaro — non consentirò un pacco di spazzatura in più a Giugliano». Non solo, nei successivi quindici giorni, l’ordinanza della Provincia impone che il sito di trasferenza venga completamente liberato. «Diecimila tonnellate di rifiuti— aggiunge Fortini— da rimuovere con i tir e da trasferire negli impianti di tritovagliatura già saturi. In media, ogni carico sono 20 tonnellare: si immagini che carovana. Per ora, la pioggia sta rallentando la raccolta a Napoli, sebbene disponiamo ancora dei 25 autisti del Comune di Napoli e fino a lunedì sarà possibile raccogliere una media di 200 tonnellate in più al giorno. Ma da lunedì occorrerà trovare un’alternativa». Quale? Sulla carta resta in attività soltanto Chiaiano, dove in media vengono accolte dalle 600 alle 800 tonnellate al giorno di rifiuti di Napoli. E di certo non sono sufficienti a liberare Napoli dal pregresso accumulato e da quello che si aggiungerà di giorno in giorno. Nel frattempo l’assessore Romano si è recato nella discarica sannita di Sant’Arcangelo Trimonte, per la quale ha promesso «dieci milioni di euro per la messa in sicurezza e l’impegno che non ci saranno ulteriori sversamenti di solidarietà».

 

[FOTO-VIDEO] Piazzola E/12 Taverna del Re

30 ottobre 2010 3 commenti

Foto all’interno di Taverna del Re fatta da uno degli accreditati ad entrare.

PIAZZOLA E/12 TAVERNA DEL RE

COMUNICATO STAMPA dei cittadini che presidiano Taverna del Re – 29 ottobre 2010 –

28 ottobre 2010 2 commenti

Taverna del Re, 29 ottobre 2010 – ore 00:10

I cittadini di Giugliano e dell’area agroaversana presidiano Taverna del Re sfidando il freddo!

Un’ordinanza ambigua firmata da Luigi Cesaro autorizza – con tanto di parere favorevole dell’Arpac e dell’ASL NA2Nord – lo sversamento di rifiuti tal quale nel sito di Taverna del Re “per un periodo di 60 giorni e per un quantitativo compatibile con la capacità ricettiva della Piazzola E/12”. La piazzola in questione ha un’area di circa 7.000 mq: quanti rifiuti potrà contenere in 60 giorni? E soprattutto: una piazzola in cemento può ospitare davvero rifiuti urbani senza alcun tipo di protezione? Si sta realizzando una nuova discarica a cielo aperto contrariamente a tutte le normative in materia, mettendo a rischio ancora una volta la salute della popolazione.

I cittadini che stanno presidiando il territorio per evitare che i camion sversino altri veleni nelle loro terre esprimono la loro solidarietà a Serre, Terzigno e alle altre comunità che stanno difendendo legittimamente il loro territorio, e chiedono l’aiuto di tutti comitati perché una sola voce comune chieda l’attivazione immediata della raccolta differenziata porta a porta in tutta la Campania per separare immediatamente i flussi di materiali e avviarli alla filiera del riciclo della materia. I soldi destinati all’acquisto dell’inceneritore di Acerra (350 milioni di euro) devono essere destinati all’attivazione della raccolta differenziata e della filiera del riciclo della materia, per salvare il nostro territorio e la salute dei nostri figli!

[FOTO] Ordinanza per la riapertura di Taverna del Re

Riapre Taverna del re!

Riapre Taverna del re! Bertolaso e Cesaro firmano l’accordo. Domani i primi camion
Solo questa mattina la notizia era stata smentita. Questo pomeriggio operai a lavoro sulla piazzola n°12
3847_Schermata 2010-10-27 a 18.05.53.png
Giugliano. E’ ufficiale, la notizia arriva direttamente dal mega impianto di stoccaggio i cui cancelli dovevano essere definitivamente blindati ma che invece a breve riapriranno. Ancora fiumi di spazzatura quelli che convoglieranno a Taverna del re. 

L’impianto, secondo fonti ufficiali, accoglierà il tal quale accumulato nelle ultime settimane d’emergenza dallo stir di Giugliano che, a detta di alcuni operai  oggi a lavoro presso il deposito delle ecoballe, non conterrebbe più la spazzatura, specie da quando domenica scorsa i ritmi di lavorazione dell’impianto di tritovagliatura sono rallentati per via del tragico incidente nel quale perse la vita Di Bonito.

Una versione che non convince, specie se si tien conto  che proprio ieri, i lavoratori Asia impegnati presso l’ex cdr rassicuravano sul fatto che dopo un sopralluogo dell’azienda e della protezione civile, l’impianto aveva ripreso a funzionare secondo i ritmi precedenti l’incidente, grazie ai turni straordinari dei lavoratori.

La notizia della riapertura dell’impianto era nell’area da qualche giorno, tanto che stamattina interrogato, l’assessore provinciale Nello Palumbo, attualmente il giuglianese più vicino a Cesaro aveva categoricamente smentito affermando: “Le istituzioni hanno promesso che di taverna del re si parlerà solo in termini di bonifica, è una notizia infondata”.

Invece. Questo pomeriggio a lavoro presso l’impianto c’erano degli operai che stavano predisponendo l’area per accogliere il tal quale che, passata l’emergenza, secondo quanto riferito, dovrebbe poi essere riportato presso lo stir.

C’era anche già Lucia De Cicco  che attaccata al telefono ha provato a saperne di più. Il provvedimento pare rechi la firma congiunta del presidente Cesaro e del capo della Protezione civile Guido Bertolaso, domani arriveranno i primi camion, la piazzola individuata è la numero 12

[VIDEO] No alla seconda discarica sul Vesuvio, Boscoreale 20 ottobre 2010

La manifestazione dopo la conferma del consiglio dei ministri che confermava l’apertura di cava Vitiello, beh il video si commenta da solo…

 

La mia auto dopo gli scontri violenti del 20...

La mia auto dopo gli scontri violenti del 20...

Anna Fava, Raccolta differenziata impedita – Radio 3 – Zazà – 3 ottobre 2010

4 ottobre 2010 4 commenti
Simona Bassano di Tufillo, Star Trash

Simona Bassano di Tufillo, Star Trash

Pare che l’emergenza rifiuti in Campania sia destinata a non finire mai: ebbe inizio nel 1994 e da allora è stata prorogata di anno in anno creando un commissariato straordinario dotato di poteri speciali con deroghe continue alla normativa in materia di ambiente, appalti, partecipazione democratica. In questi giorni l’emergenza rifiuti è tornata alla ribalta con la necessità di aprire una seconda discarica a Terzigno, nel Parco nazionale del Vesuvio: hanno spiegato che le discariche in esercizio stanno per esaurirsi e che per evitare che torni l’incubo dei rifiuti per strada servono nuovi buchi in cui sversarli nell’attesa di realizzare i quattro nuovi inceneritori previsti a Salerno, Caserta, Giugliano e Napoli Est. Il capo della Protezione civile Guido Bertolaso ha ritenuto l’apertura della seconda discarica sul Vesuvio un passaggio fondamentale per completare il suo piano e non finire nuovamente in emergenza. Pare che il ragionamento non faccia una piega, tranne che per un punto: che fine ha fatto la raccolta differenziata? Com’è possibile che in sedici anni, con un commissariato straordinario dotato di poteri speciali, l’intervento dell’esercito e una spesa di circa 780 milioni di euro l’anno non sia stato possibile istituire una vera raccolta differenziata per la Campania?Sembrerà paradossale, ma bisogna spostarsi in Abruzzo per tentare di rispondere a questa domanda. Leggi tutto…