Archivio

Archive for the ‘Rassegna Stampa’ Category

La camorra nelle urne. di Roberto Saviano

La camorra nelle urne. di Roberto Saviano, pag. 1

La camorra nelle urne. di Roberto Saviano, pag. 2

La camorra nelle urne. di Roberto Saviano, pag. 3

La camorra nelle urne.  di Roberto Saviano, pag. 1

La camorra nelle urne. di Roberto Saviano, pag. 1

La camorra nelle urne.  di Roberto Saviano, pag. 2

La camorra nelle urne. di Roberto Saviano, pag. 2

La camorra nelle urne.  di Roberto Saviano, pag. 3

La camorra nelle urne. di Roberto Saviano, pag. 3

L’Internazionale n°880, Il partigiano indignato.

L'Internazionale n°880. Il partigiano indignato, pag 1
L’Internazionale n°880. Il partigiano indignato, pag 1
L'Internazionale n°880. Il partigiano indignato, pag 2

L'Internazionale n°880. Il partigiano indignato, pag 2

L'Internazionale n°880. Il partigiano indignato, pag 3

L'Internazionale n°880. Il partigiano indignato, pag 3

L'Internazionale n°880. Il partigiano indignato, pag 4

L'Internazionale n°880. Il partigiano indignato, pag 4

L'Internazionale n°880. Il partigiano indignato, pag 5

L'Internazionale n°880. Il partigiano indignato, pag 5

Perché questa politica ci costruirà discariche ed inceneritori. Articoli importanti da leggere.

Vi elenco due articoli che secondo il mio parere danno con limpida chiarezza come la questione rifiuti non sarà mai risolta se non con la costruzione di inceneritori e discariche, un metodo che la politica lascia come unico, ma a cui i cittadini non ci stanno e si stanno battendo per farsi ascoltare con poche ma chiarissime parole : riduzione, riuso, riciclo, TMM (trattamento meccanico manuale) “FILIERA PER IL RICICLO TOTALE DELLA MATERIA” .

Vi elenco questi articoli nella speranza che vi siano di aiuto e perché no sfruttare i commenti sotto questo post per discuterne insieme.

Abruzzo, le trame in Regione “Fermiamo la differenziata”. Repubblica 26 settembre 2010

Ecco gli impianti mai utilizzati. 1/2 Corriere del Mezzogiorno “Napoli” 6 ottobre 2010

Ecco gli impianti mai utilizzati. 2/2 Corriere del Mezzogiorno “Napoli” 6 ottobre 2010

Marcegaglia, ecco i soci finiti sotto inchiesta. Quotidiano Terra, 10 dicembre 2010

Download PDF: Marcegaglia, ecco i soci finiti sotto inchiesta

LA CITTÀ DEI VELENI, DOVE LA DIOSSINA ARRIVA A TAVOLA. Il Fatto Quotidiano 12 dicembre 2010

Download: Il Fatto Quotidiano, domenica 12 dicembre 2010

Il Fatto Quotidiano, domenica 12 dicembre 2010

Il Fatto Quotidiano, domenica 12 dicembre 2010

La Repubblica del 4 dicembre 2010, i documenti di Wikileaks.

Vi consiglio vivamente di leggere l’articolo di Federico Rampini qui di seguito Federico Rampini 1/2 Federico Rampini 2/2

Qui di seguito 7 pagine di documenti

Wikileaks 1/7

Wikileaks 2/7

Wikileaks 3/7

Wikileaks 4/7

Wikileaks 5/7

Wikileaks 6/7

Wikileaks 7/7

LA STAMPA, 14 novembre 2010. “Svendo i beni di famiglia per tenere in vita la filosofia”

14 novembre 2010 2 commenti

Download pdf: “Svendo i beni di famiglia per tenere in vita la filosofia” LA STAMPA, 14/11/2010

“Svendo i beni di famiglia per tenere in vita la filosofia” LA STAMPA, 14/11/2010

Espresso n°46 – 18 novembre 2010. Colloquio con Raffaele Cantone di Gianluca Di Feo

Qui sotto il download delle pagine di un buon articolo dove Cantone spiega la connessione della questione rifiuti tra politica attuale e la camorra.

Download Pdf : Pagina 1 Pagina 2

L’assessore Romano: i rifiuti? 4 anni per uscire dall’emergenza

11 novembre 2010 1 commento

(di Angelo Agrippa da il Corriere del Mezzogiorno del 10 novembre 2010)

Il ministro dell’ambiente Stefania Prestigiacomo dice di temere che la sua «Sicilia possa rischiare un’emergenza rifiuti peggiore di quella campana». Ma la verità, drammatica, è quella denunciata dall’assessore ai rifiuti di Napoli, Paolo Giacomelli, e dall’amministratore di Asìa, Daniele Fortini: «È possibile — afferma l’assessore — un aggravamento della situazione nei prossimi giorni». Insomma, l’intestino tornerà a bloccarsi. Il ciclo dello smaltimeto si interromperà di nuovo. E dalle 1.350 tonnellate di rifiuti ancora accumulate per strada a Napoli si rischia di passare ad alcune migliaia in più. A partire già dai prossimi giorni.

Al momento non si intravede una soluzione. Il presidente della Provincia di Napoli, Luigi Cesaro, fa spallucce: «Riunioni su riunioni. Ma la situazione resta complicata». Certo, i tecnici della Provincia sono impegnati in sopralluoghi in alcune cave abbandonate. Il nuovo decreto sui rifiuti dovrebbe consentire la riapertura di Serre per ricevere i conferimenti del Salernitano e liberare il sito di stoccaggio di Acerra. Ma è tutto da venire. Nulla già disponibile. «La soluzione si deve trovare— si difende l’assessore regionale all’ambiente, Giovanni Romano— e deve essere tecnicamente condivisa. Ma non so dire quale possa essere: il supermercato delle idee non è stato ancora inventato». E dopo aver annunciato la settimana scorsa che si sarebbe usciti dall’emergenza in dieci giorni, ieri ha allungato di parecchio la prospettiva: «Credo che potremmo dirci salvi non prima di 36-48 mesi, ovvero quattro anni, quando entreranno in funzione i termovalorizzatori di Salerno e Napoli Est. Perché il piano regionale che si sta costruendo sulla base dei piani provinciali ci dice che con una differenziata media in Campania del 50 per cento avremo da smaltire 1,384 milioni di tonnellate di rifiuti che possono essere tranquillamente essere smaltiti nei tre impianti di termovalizzazione di Acerra, Napoli e Salerno». Intanto, da oggi gli impianti di tritovagliatura di Giugliano, Caivano e Tufino potrebbero tornare a sospendere ogni attività. «I tre Stir — racconta Fortini — sono congestionati dalla frazione organica, ormai giunta a circa 45 mila tonnellate: tutte stipate negli impianti, dato che da alcuni giorni non viene trasferita alla discarica di Pianopoli in provincia di Catanzaro. L’impianto, infatti, è allagato e non può ricevere altri rifiuti. E questo rappresenta un grande guaio». A tutto questo si aggiunge che il sito di Taverna del re a Giugliano è quasi arrivato a 8 mila tonnellate di rifiuti: altre duemila e sarà chiuso. «A fine settimana — conferma il presidente della Provincia di Napoli, Cesaro — non consentirò un pacco di spazzatura in più a Giugliano». Non solo, nei successivi quindici giorni, l’ordinanza della Provincia impone che il sito di trasferenza venga completamente liberato. «Diecimila tonnellate di rifiuti— aggiunge Fortini— da rimuovere con i tir e da trasferire negli impianti di tritovagliatura già saturi. In media, ogni carico sono 20 tonnellare: si immagini che carovana. Per ora, la pioggia sta rallentando la raccolta a Napoli, sebbene disponiamo ancora dei 25 autisti del Comune di Napoli e fino a lunedì sarà possibile raccogliere una media di 200 tonnellate in più al giorno. Ma da lunedì occorrerà trovare un’alternativa». Quale? Sulla carta resta in attività soltanto Chiaiano, dove in media vengono accolte dalle 600 alle 800 tonnellate al giorno di rifiuti di Napoli. E di certo non sono sufficienti a liberare Napoli dal pregresso accumulato e da quello che si aggiungerà di giorno in giorno. Nel frattempo l’assessore Romano si è recato nella discarica sannita di Sant’Arcangelo Trimonte, per la quale ha promesso «dieci milioni di euro per la messa in sicurezza e l’impegno che non ci saranno ulteriori sversamenti di solidarietà».