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Posts Tagged ‘Giugliano’

[VIDEO] Presentazione de “I gattopardi” di Raffaele Cantone, a Giugliano. 21 Gennaio 2011

22 gennaio 2011 1 commento

Presentazione de “I gattopardi” di Raffaele Cantone, a Giugliano. Organizzazione dell’Istituto Fratelli Maristi, Fratel Giorgio Banaudi su tutti e l’intera Comunità educante. Venerdì 21 gennaio 2011: Chiesa dei Fratelli Maristi. Riprese a cura di Francesco Micillo. Modera Monica D’Ambrosio.

[VIDEO] Taverna del Re, 14 gennaio 2011

[VIDEO] Roghi Corso Campano, Giugliano. 3 gennaio 2011, ore 2:15 a.m.

A fuoco una piattaforma di ecoballe a Taverna del re, 6 dicembre 2010

A fuoco una piattaforma di ecoballe a Taverna del re

L’incendio, divampato nel pomeriggio di ieri, ha riguardato decine di balle stoccate su una piattaforma  già oggetto di un rogo nel maggio 2009.

I vigili del fuoco sono a lavoro da ieri per cospargere di terreno i rifiuti incendiati. Impossibile il ricorso alle pompe idrauliche dal momento che, le balle, a contatto con l’acqua, rischierebbero una combustione ancora più grave poiché coperte da un telo che azzera le quantità d’ossigeno sulle piattaforme ed aumenta il rischio incendio.

Sono due le ipotesi con le quali si misureranno gli investigatori una volta rientrato l’allarme.

La prima: le balle potrebbero essere state oggetto di autocombustione proprio perché, i rifiuti senza ossigeno e tossici, a contatto con l’acqua piovana possono auto incendiarsi.

Altra ipotesi, più inquietante, quella  avanzata dai comitati sul posto da questa mattina:   l’incendio potrebbe essere di origine dolosa, appiccato per volere di qualcuno che vorrebbe riaprire taverna del re per accatastare ulteriori rifiuti.

intanto si alzano i livelli d’allarme contro il rischio roghi tossici. Nella sola serata di ieri mentre andava a fuoco Taverna del re, i soliti vandali davano alle fiamme anche i cassonetti ricolmi di indifferenziato. Due gli incendi segnalati nelle stesse ore. Il primo a Casacelle, proprio a ridosso della caserma dei carabinieri. Il secondo invece in piazza Trivio , dove a mezzanotte scatta davvero il coprifuoco.

 

Redazione Teleclub Italia

[VIDEO]The Regime of Emergency (PROMO)

Partendo dalle origini, ovvero dalla Riunione di Villaricca degli anni 80, il promo spiega che cos’e il fenomeno emergenza rifiuti. Un’emergenza infinita, che dura da 15 anni, non puo’ certamente piu definirsi emergenza, piuttosto status quo. E’ situazione endemica che si protrae nel tempo, con picchi di intensità che vengono presentati al mondo come ‘emergenze’. Leggi tutto…

Processo Impregilo: report del 1 dicembre 2010

Durante la seduta del 1 dicembre 2010, si è tenuto il controesame dell’ing. Francesco Buonocore, funzionario della struttura commissariale. Buonocore si occupava degli impianti ed assisteva il subcommissario Vanoli nell’attività di redigere ordinanze o di reperire dati in relazione al loro funzionamento.

Correva l’anno 2002. L’ing. Buonocore ha ricordato che a Fibe servivano 24 milioni di metri cubi di volumetria disponibile per realizzare discariche. “Le discariche servivano a Fibe come garanzia da dare alle banche finanziatrici, perché la presenza di discariche era la garanzia del funzionamento del sistema”. Fibe, che gestiva totalmente il processo di realizzazione degli impianti di discarica, dall’individuazione dei siti alla formulazione del progetto fino alla stessa realizzazione degli impianti, aveva individuato una serie di cave e terreni in cui realizzare le discariche e doveva chiedere l’autorizzazione al commissariato. Leggi tutto…

L’assessore Romano: i rifiuti? 4 anni per uscire dall’emergenza

11 novembre 2010 1 commento

(di Angelo Agrippa da il Corriere del Mezzogiorno del 10 novembre 2010)

Il ministro dell’ambiente Stefania Prestigiacomo dice di temere che la sua «Sicilia possa rischiare un’emergenza rifiuti peggiore di quella campana». Ma la verità, drammatica, è quella denunciata dall’assessore ai rifiuti di Napoli, Paolo Giacomelli, e dall’amministratore di Asìa, Daniele Fortini: «È possibile — afferma l’assessore — un aggravamento della situazione nei prossimi giorni». Insomma, l’intestino tornerà a bloccarsi. Il ciclo dello smaltimeto si interromperà di nuovo. E dalle 1.350 tonnellate di rifiuti ancora accumulate per strada a Napoli si rischia di passare ad alcune migliaia in più. A partire già dai prossimi giorni.

Al momento non si intravede una soluzione. Il presidente della Provincia di Napoli, Luigi Cesaro, fa spallucce: «Riunioni su riunioni. Ma la situazione resta complicata». Certo, i tecnici della Provincia sono impegnati in sopralluoghi in alcune cave abbandonate. Il nuovo decreto sui rifiuti dovrebbe consentire la riapertura di Serre per ricevere i conferimenti del Salernitano e liberare il sito di stoccaggio di Acerra. Ma è tutto da venire. Nulla già disponibile. «La soluzione si deve trovare— si difende l’assessore regionale all’ambiente, Giovanni Romano— e deve essere tecnicamente condivisa. Ma non so dire quale possa essere: il supermercato delle idee non è stato ancora inventato». E dopo aver annunciato la settimana scorsa che si sarebbe usciti dall’emergenza in dieci giorni, ieri ha allungato di parecchio la prospettiva: «Credo che potremmo dirci salvi non prima di 36-48 mesi, ovvero quattro anni, quando entreranno in funzione i termovalorizzatori di Salerno e Napoli Est. Perché il piano regionale che si sta costruendo sulla base dei piani provinciali ci dice che con una differenziata media in Campania del 50 per cento avremo da smaltire 1,384 milioni di tonnellate di rifiuti che possono essere tranquillamente essere smaltiti nei tre impianti di termovalizzazione di Acerra, Napoli e Salerno». Intanto, da oggi gli impianti di tritovagliatura di Giugliano, Caivano e Tufino potrebbero tornare a sospendere ogni attività. «I tre Stir — racconta Fortini — sono congestionati dalla frazione organica, ormai giunta a circa 45 mila tonnellate: tutte stipate negli impianti, dato che da alcuni giorni non viene trasferita alla discarica di Pianopoli in provincia di Catanzaro. L’impianto, infatti, è allagato e non può ricevere altri rifiuti. E questo rappresenta un grande guaio». A tutto questo si aggiunge che il sito di Taverna del re a Giugliano è quasi arrivato a 8 mila tonnellate di rifiuti: altre duemila e sarà chiuso. «A fine settimana — conferma il presidente della Provincia di Napoli, Cesaro — non consentirò un pacco di spazzatura in più a Giugliano». Non solo, nei successivi quindici giorni, l’ordinanza della Provincia impone che il sito di trasferenza venga completamente liberato. «Diecimila tonnellate di rifiuti— aggiunge Fortini— da rimuovere con i tir e da trasferire negli impianti di tritovagliatura già saturi. In media, ogni carico sono 20 tonnellare: si immagini che carovana. Per ora, la pioggia sta rallentando la raccolta a Napoli, sebbene disponiamo ancora dei 25 autisti del Comune di Napoli e fino a lunedì sarà possibile raccogliere una media di 200 tonnellate in più al giorno. Ma da lunedì occorrerà trovare un’alternativa». Quale? Sulla carta resta in attività soltanto Chiaiano, dove in media vengono accolte dalle 600 alle 800 tonnellate al giorno di rifiuti di Napoli. E di certo non sono sufficienti a liberare Napoli dal pregresso accumulato e da quello che si aggiungerà di giorno in giorno. Nel frattempo l’assessore Romano si è recato nella discarica sannita di Sant’Arcangelo Trimonte, per la quale ha promesso «dieci milioni di euro per la messa in sicurezza e l’impegno che non ci saranno ulteriori sversamenti di solidarietà».

 

[VIDEO] Ferito un funzionario delle forze dell’ordine, carica ai manifestanti.

4 novembre 2010 3 commenti

Taverna del Re, 3 novembre 2010

Giornata molto calda, le forze dell’ordine dopo la prima carica alla domanda “perché tutta questa violenza?” rispondono con un “noi siamo lo stato”, ma tutto inizia in seguito al ferimento di un funzionario  delle forze dell’ordine, un ordine quello di caricare dato dalla poca professionalità delle forze che ora presiedono il posto, perché il funzionario è stato colpito involontariamente da un manganello di un suo sottoposto (video sotto), c’è da dire però che il funzionario è rimasto tra le forze dell’ordine e i manifestanti, anche se sanguinante, cercando nelle sue possibilità da uomo di ristabilire la situazione, ma ormai non si guardava più in faccia a nessuno e quando il funzionario va a medicarsi la gente viene travolta da una violenta carica, un ragazzo viene immediatamente “tirato dietro” per dargli qualche manganellata gratuita, io personalmente ricevo una manganellata alla spalla sinistra, lo stesso un’altro ragazzo, caricano per circa 400 metri e poi si fermano. Dopo circa 1 ora e mezza, senza nessuna esitazione si da immediatamente ordine per una seconda carica (10 minuti prima che uscissero gli autocompattatori) vengono di nuovo travolti tutti, ma sono rimaste ferite 3 persone: un ragazzo che ha cercato di tirar fuori il proprio fratello minore, che di conseguenza portava in braccio una signora, il primo ha avuto 4 punti sulla fronte e accusava un forte dolore alle spalle, il fratello minore accusava colpi su tutto il corpo e la signora ha riscontrato una forte contusione alla gamba.

Francesco Micillo

 Funzionario della digos colpito da un suo sottoposto con il manganello

Funzionario della digos colpito da un suo sottoposto con il manganello

[FOTO-VIDEO] Piazzola E/12 Taverna del Re

30 ottobre 2010 3 commenti

Foto all’interno di Taverna del Re fatta da uno degli accreditati ad entrare.

PIAZZOLA E/12 TAVERNA DEL RE

COMUNICATO STAMPA dei cittadini che presidiano Taverna del Re – 29 ottobre 2010 –

28 ottobre 2010 2 commenti

Taverna del Re, 29 ottobre 2010 – ore 00:10

I cittadini di Giugliano e dell’area agroaversana presidiano Taverna del Re sfidando il freddo!

Un’ordinanza ambigua firmata da Luigi Cesaro autorizza – con tanto di parere favorevole dell’Arpac e dell’ASL NA2Nord – lo sversamento di rifiuti tal quale nel sito di Taverna del Re “per un periodo di 60 giorni e per un quantitativo compatibile con la capacità ricettiva della Piazzola E/12”. La piazzola in questione ha un’area di circa 7.000 mq: quanti rifiuti potrà contenere in 60 giorni? E soprattutto: una piazzola in cemento può ospitare davvero rifiuti urbani senza alcun tipo di protezione? Si sta realizzando una nuova discarica a cielo aperto contrariamente a tutte le normative in materia, mettendo a rischio ancora una volta la salute della popolazione.

I cittadini che stanno presidiando il territorio per evitare che i camion sversino altri veleni nelle loro terre esprimono la loro solidarietà a Serre, Terzigno e alle altre comunità che stanno difendendo legittimamente il loro territorio, e chiedono l’aiuto di tutti comitati perché una sola voce comune chieda l’attivazione immediata della raccolta differenziata porta a porta in tutta la Campania per separare immediatamente i flussi di materiali e avviarli alla filiera del riciclo della materia. I soldi destinati all’acquisto dell’inceneritore di Acerra (350 milioni di euro) devono essere destinati all’attivazione della raccolta differenziata e della filiera del riciclo della materia, per salvare il nostro territorio e la salute dei nostri figli!