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Posts Tagged ‘manifestazione’

[VIDEO]The Regime of Emergency (PROMO)

Partendo dalle origini, ovvero dalla Riunione di Villaricca degli anni 80, il promo spiega che cos’e il fenomeno emergenza rifiuti. Un’emergenza infinita, che dura da 15 anni, non puo’ certamente piu definirsi emergenza, piuttosto status quo. E’ situazione endemica che si protrae nel tempo, con picchi di intensità che vengono presentati al mondo come ‘emergenze’. Leggi tutto…

[VIDEO] Ferito un funzionario delle forze dell’ordine, carica ai manifestanti.

4 novembre 2010 3 commenti

Taverna del Re, 3 novembre 2010

Giornata molto calda, le forze dell’ordine dopo la prima carica alla domanda “perché tutta questa violenza?” rispondono con un “noi siamo lo stato”, ma tutto inizia in seguito al ferimento di un funzionario  delle forze dell’ordine, un ordine quello di caricare dato dalla poca professionalità delle forze che ora presiedono il posto, perché il funzionario è stato colpito involontariamente da un manganello di un suo sottoposto (video sotto), c’è da dire però che il funzionario è rimasto tra le forze dell’ordine e i manifestanti, anche se sanguinante, cercando nelle sue possibilità da uomo di ristabilire la situazione, ma ormai non si guardava più in faccia a nessuno e quando il funzionario va a medicarsi la gente viene travolta da una violenta carica, un ragazzo viene immediatamente “tirato dietro” per dargli qualche manganellata gratuita, io personalmente ricevo una manganellata alla spalla sinistra, lo stesso un’altro ragazzo, caricano per circa 400 metri e poi si fermano. Dopo circa 1 ora e mezza, senza nessuna esitazione si da immediatamente ordine per una seconda carica (10 minuti prima che uscissero gli autocompattatori) vengono di nuovo travolti tutti, ma sono rimaste ferite 3 persone: un ragazzo che ha cercato di tirar fuori il proprio fratello minore, che di conseguenza portava in braccio una signora, il primo ha avuto 4 punti sulla fronte e accusava un forte dolore alle spalle, il fratello minore accusava colpi su tutto il corpo e la signora ha riscontrato una forte contusione alla gamba.

Francesco Micillo

 Funzionario della digos colpito da un suo sottoposto con il manganello

Funzionario della digos colpito da un suo sottoposto con il manganello

[FOTO-VIDEO] Piazzola E/12 Taverna del Re

30 ottobre 2010 3 commenti

Foto all’interno di Taverna del Re fatta da uno degli accreditati ad entrare.

PIAZZOLA E/12 TAVERNA DEL RE

COMUNICATO STAMPA dei cittadini che presidiano Taverna del Re – 29 ottobre 2010 –

28 ottobre 2010 2 commenti

Taverna del Re, 29 ottobre 2010 – ore 00:10

I cittadini di Giugliano e dell’area agroaversana presidiano Taverna del Re sfidando il freddo!

Un’ordinanza ambigua firmata da Luigi Cesaro autorizza – con tanto di parere favorevole dell’Arpac e dell’ASL NA2Nord – lo sversamento di rifiuti tal quale nel sito di Taverna del Re “per un periodo di 60 giorni e per un quantitativo compatibile con la capacità ricettiva della Piazzola E/12”. La piazzola in questione ha un’area di circa 7.000 mq: quanti rifiuti potrà contenere in 60 giorni? E soprattutto: una piazzola in cemento può ospitare davvero rifiuti urbani senza alcun tipo di protezione? Si sta realizzando una nuova discarica a cielo aperto contrariamente a tutte le normative in materia, mettendo a rischio ancora una volta la salute della popolazione.

I cittadini che stanno presidiando il territorio per evitare che i camion sversino altri veleni nelle loro terre esprimono la loro solidarietà a Serre, Terzigno e alle altre comunità che stanno difendendo legittimamente il loro territorio, e chiedono l’aiuto di tutti comitati perché una sola voce comune chieda l’attivazione immediata della raccolta differenziata porta a porta in tutta la Campania per separare immediatamente i flussi di materiali e avviarli alla filiera del riciclo della materia. I soldi destinati all’acquisto dell’inceneritore di Acerra (350 milioni di euro) devono essere destinati all’attivazione della raccolta differenziata e della filiera del riciclo della materia, per salvare il nostro territorio e la salute dei nostri figli!

[VIDEO] Terzigno protesta – le migliori bugie –

Video fatto in collaborazione con wasteemergency.com

[VIDEO] No alla seconda discarica sul Vesuvio, Boscoreale 20 ottobre 2010

La manifestazione dopo la conferma del consiglio dei ministri che confermava l’apertura di cava Vitiello, beh il video si commenta da solo…

 

La mia auto dopo gli scontri violenti del 20...

La mia auto dopo gli scontri violenti del 20...

[VIDEO-FOTO] Manifestazione contro le discariche sul Vesuvio. 1 ottobre 2010

La manifestazione è partita da Terzigno per poi arrivare alla rotonda di Boscoreale, un urlo del popolo Campano per dire no alle discariche, no ad inceneritori, si al riciclo totale dei materiali si al trattamento a freddo dei rifiuti, hanno risposto alla chiamata per la difesa del territorio: la popolazione locale e i vari comitati della regione Campania, raggiungendo circa 4000 (se non più) persone in strada.


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Manifestazione a Terzigno, Venerdì 1 Ottobre 2010 ore 19.00

30 settembre 2010 2 commenti

Concentramento a Terzigno (Zabatta-zona Pizzeria Il Rifugio)

Comunicato: Miracolo rifiuti: le bugie hanno le gambe corte.

29 settembre 2010 – Coordinamento Regionale Rifiuti

Hanno emanato leggi speciali ed inviato l’esercito contro le popolazioni che protestavano per difendere la loro salute e i loro territori. Hanno aperto, in violazione di tutte le norme, nuove discariche per continuare a riempirle di rifiuti indifferenziati e tossici. Hanno costruito un inceneritore, definito il più moderno d’Europa, che ha sforato più volte le soglie previste per gli inquinanti e ha emanato dense nubi di cenere nera che è ricaduta sui campi coltivati e sulle case degli abitanti di Acerra.Hanno avuto il coraggio di raddoppiare la tassa sui rifiuti e le strade di Napoli sono di nuovo piena di immondizia.

Berlusconi, Bertolaso, Bassolino e Iervolino ci hanno mentito spudoratamente e ora vorrebbero di nuovo dare la colpa dell’emergenza alle popolazioni che lottano per non essere avvelenate. Anche questa volta, infatti, stanno provando a criminalizzare chi si oppone alla devastazione del proprio territorio suggerendo che dietro alla resistenza di Terzigno, Boscoreale e Boscotrecase, ci sia la regia della camorra o l’infiltrazione degli anarco-insurrezionalisti e dei no global. E che altro potrebbero dire? Potrebbero mai dire la verità? Potrebbero mai dire che questa popolazione, dopo 30 anni di sversamenti abusivi sia da parte della camorra che da parte del governo, è ormai stanca di subire? Che le famiglie non ce la fanno più a vivere con la puzza della discarica? Che tutto quello che si produce in queste terre è inquinato e invendibile, che i contadini sono sul lastrico? Che il percolato inquina l’acqua che bevono e con cui irrigano i campi? Che sono stanchi di veder morire di cancro i propri familiari? Meglio far credere che ci siano i soliti infiltrati per nascondere che gli antagonisti sono persone comuni e che la camorra non sta tra i manifestanti ma tra i poteri forti e le istituzioni che sono responsabili di questa emergenza infinita.

Anche un bambino è in grado di capire che se le discariche campane non bastano mai è perché lì dentro finiscono non solo i rifiuti tossici che vengono mescolati e occultati tra i rifiuti urbani, ma anche tanti materiali che potrebbero essere recuperati attraverso la raccolta differenziata avviandoli a nuova vita: carta, vetro, lattine, resti di cibo e tanti altri elementi che invece di finire distrutti arrecando grave danno all’ambiente potrebbero essere recuperati e riciclati dando vita ad un’economia pulita basata sul recupero e sul riciclo totale della materia e non sullo spreco di risorse. Ma anche se a chiacchiere tutti si dicono favorevoli alla differenziata, in realtà coloro che controllano il ciclo dei rifiuti non permetteranno mai che essa parta seriamente. Questo perché una seria raccolta differenziata azzererebbe quasi del tutto i rifiuti da smaltire facendo scomparire la necessità delle discariche che per decenni sono servite a sotterrare anche i rifiuti pericolosi del Nord industriale; una seria raccolta differenziata renderebbe inutili gli inceneritori perché, come ha confermato l’ultima inchiesta sui rifiuti in Abruzzo, verrebbe meno la materia prima da bruciare: durante un’intercettazione ambientale un imprenditore abruzzese ha spiegato con brillante chiarezza ad un politico che “Se teniamo al 40 per cento la soglia da raggiungere per la differenziata, la termovalorizzazione non la faremo mai”. Un vero disastro per le aziende, la camorra e i protettori politici che proprio con gli inceneritori vogliono continuare a fare profitti e ad usufruire di milioni e milioni di incentivi pubblici (CIP6). Non a caso il governo Berlusconi ha decretato  la costruzione di altri 3 inceneritori, in Campania: uno a Ponticelli, un altro a Salerno e uno in provincia di Caserta e la realizzazione di altre discariche (anche in aree come Terzigno protette da vincoli ambientali e paesaggistici). Come se non bastasse se ne vorrebbe dedicare uno per lo smaltimento delle eco-balle di Giugliano che aggiungerebbe disastro a disastro in una zona già altamente contaminata che secondo i periti della procura di Napoli tra qualche decennio dovrà solo essere evacuata. Infatti se in generale anche gli impianti di incenerimento che lavorano nelle migliori condizioni emettono sostanze nocive per l’uomo e per tutti gli altri esseri viventi, nel caso di Giugliano il danno è moltiplicato dal fatto che le ecoballe campane non sono a norma ma contengono materiali tossici che una volta bruciati sprigioneranno nell’aria una nube mortale.

Se la resistenza di Terzigno sarà annientata tra qualche giorno i rifiuti in strada a Napoli saranno rimossi e tutto sembrerà ritornare alla normalità mentre invece l’emergenza continuerà in tutti quei territori dove con l’uso dell’esercito e di leggi speciali sono stati imposti inceneritori e discariche. Ma bisogna sapere che nessuno può sentirisi al sicuro perché i veleni sversati a Terzigno, dove per decreto finiscono anche le ceneri altamente tossiche dell’inceneritore di Acerra, o nelle buche del  casertano e del beneventano ritornano sulle nostre tavole attraverso gli alimenti che mangiamo, l’acqua che beviamo, l’aria che respiriamo. La distruzione e l’inquinamento di quei territori periferici ritorna nelle nostre vite sotto forma di tumori e patologie mortali che ormai tutte le famiglie campane conoscono fin troppo bene.

Per uscire realmente dall’emergenza bisognerebbe fare ciò che i criminali poteri finanziari impediscono da anni: adottare un nuovo piano rifiuti che interviene a partire dalla messa al bando di materiali non riciclabili e che fa della differenziazione e del riciclo totale dei materiali il suo vero punto di forza. Bisogna adottare la raccolta differenziata porta a porta su tutta la regione a partire dalla città di Napoli, costruire filiere per il compostaggio per trasformare l’umido in terreno fertile, organizzare una filiera del riciclo per tutti i materiali. In questo modo, adottando un piano “rifiuti Zero” come in altri paesi del mondo, si possono anche dare risposte occupazionali compatibili con le necessità del territorio e della popolazione, chiudere inceneritori e discariche altamente nocivi, mettere finalmente mano alla bonifica dei territori e decretare finalmente la fine del business miliardario dell’emergenza.

Per fare questo bisogna però avere il coraggio di dire basta e di schierarci da subito con chi in questi giorni sta lottando anche per noi. È ora che anche gli abitanti di Napoli, dove si produce la maggior parte dei rifiuti della Campania, facciano la loro parte. Sosteniamo tutti i comitati in lotta in difesa del territorio! Diciamo no alla loro repressione e alla loro criminalizzazione! Lottiamo contro questa classe politica serva di multinazionali ed ecomafie, unica responsabile del disastro ambientale che sta distruggendo la nostra terra e condannando ad una morte lenta e tremenda i suoi abitanti.

Ricostruiamo dal basso e fuori dai partiti una speranza di vita per la nostra terra e le generazioni future!

Venerdì 1 ottobre ore 19.00 corteo a Terzigno contro l’apertura della seconda discarica!

CO.RE.ri. (Coordinamento Regionale rifiuti della Campania) – Rete Campana Salute e Ambiente

http://rifiuticampania.org/


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