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Posts Tagged ‘Istituto Italiano per gli Studi Filosofici’

Napoli, 11-12 dicembre 2010. Difendere l’ambiente per tutelare la vita dal purgatorio delle discariche… all’inferno degli inceneritori?

LA STAMPA, 14 novembre 2010. “Svendo i beni di famiglia per tenere in vita la filosofia”

14 novembre 2010 2 commenti

Download pdf: “Svendo i beni di famiglia per tenere in vita la filosofia” LA STAMPA, 14/11/2010

“Svendo i beni di famiglia per tenere in vita la filosofia” LA STAMPA, 14/11/2010

L’assessore Romano: i rifiuti? 4 anni per uscire dall’emergenza

11 novembre 2010 1 commento

(di Angelo Agrippa da il Corriere del Mezzogiorno del 10 novembre 2010)

Il ministro dell’ambiente Stefania Prestigiacomo dice di temere che la sua «Sicilia possa rischiare un’emergenza rifiuti peggiore di quella campana». Ma la verità, drammatica, è quella denunciata dall’assessore ai rifiuti di Napoli, Paolo Giacomelli, e dall’amministratore di Asìa, Daniele Fortini: «È possibile — afferma l’assessore — un aggravamento della situazione nei prossimi giorni». Insomma, l’intestino tornerà a bloccarsi. Il ciclo dello smaltimeto si interromperà di nuovo. E dalle 1.350 tonnellate di rifiuti ancora accumulate per strada a Napoli si rischia di passare ad alcune migliaia in più. A partire già dai prossimi giorni.

Al momento non si intravede una soluzione. Il presidente della Provincia di Napoli, Luigi Cesaro, fa spallucce: «Riunioni su riunioni. Ma la situazione resta complicata». Certo, i tecnici della Provincia sono impegnati in sopralluoghi in alcune cave abbandonate. Il nuovo decreto sui rifiuti dovrebbe consentire la riapertura di Serre per ricevere i conferimenti del Salernitano e liberare il sito di stoccaggio di Acerra. Ma è tutto da venire. Nulla già disponibile. «La soluzione si deve trovare— si difende l’assessore regionale all’ambiente, Giovanni Romano— e deve essere tecnicamente condivisa. Ma non so dire quale possa essere: il supermercato delle idee non è stato ancora inventato». E dopo aver annunciato la settimana scorsa che si sarebbe usciti dall’emergenza in dieci giorni, ieri ha allungato di parecchio la prospettiva: «Credo che potremmo dirci salvi non prima di 36-48 mesi, ovvero quattro anni, quando entreranno in funzione i termovalorizzatori di Salerno e Napoli Est. Perché il piano regionale che si sta costruendo sulla base dei piani provinciali ci dice che con una differenziata media in Campania del 50 per cento avremo da smaltire 1,384 milioni di tonnellate di rifiuti che possono essere tranquillamente essere smaltiti nei tre impianti di termovalizzazione di Acerra, Napoli e Salerno». Intanto, da oggi gli impianti di tritovagliatura di Giugliano, Caivano e Tufino potrebbero tornare a sospendere ogni attività. «I tre Stir — racconta Fortini — sono congestionati dalla frazione organica, ormai giunta a circa 45 mila tonnellate: tutte stipate negli impianti, dato che da alcuni giorni non viene trasferita alla discarica di Pianopoli in provincia di Catanzaro. L’impianto, infatti, è allagato e non può ricevere altri rifiuti. E questo rappresenta un grande guaio». A tutto questo si aggiunge che il sito di Taverna del re a Giugliano è quasi arrivato a 8 mila tonnellate di rifiuti: altre duemila e sarà chiuso. «A fine settimana — conferma il presidente della Provincia di Napoli, Cesaro — non consentirò un pacco di spazzatura in più a Giugliano». Non solo, nei successivi quindici giorni, l’ordinanza della Provincia impone che il sito di trasferenza venga completamente liberato. «Diecimila tonnellate di rifiuti— aggiunge Fortini— da rimuovere con i tir e da trasferire negli impianti di tritovagliatura già saturi. In media, ogni carico sono 20 tonnellare: si immagini che carovana. Per ora, la pioggia sta rallentando la raccolta a Napoli, sebbene disponiamo ancora dei 25 autisti del Comune di Napoli e fino a lunedì sarà possibile raccogliere una media di 200 tonnellate in più al giorno. Ma da lunedì occorrerà trovare un’alternativa». Quale? Sulla carta resta in attività soltanto Chiaiano, dove in media vengono accolte dalle 600 alle 800 tonnellate al giorno di rifiuti di Napoli. E di certo non sono sufficienti a liberare Napoli dal pregresso accumulato e da quello che si aggiungerà di giorno in giorno. Nel frattempo l’assessore Romano si è recato nella discarica sannita di Sant’Arcangelo Trimonte, per la quale ha promesso «dieci milioni di euro per la messa in sicurezza e l’impegno che non ci saranno ulteriori sversamenti di solidarietà».

 

Rapporto ECOMAFIA 2010

25 giugno 2010 1 commento

Dopo un pò di lavoro sono riuscito a montarvi un minimo di video e a pubblicarvi il Rapporto ECOMAFIA 2010 presentato all’Istituto Italiano di Studi Filosofici.

link del video:

http://www.megavideo.com/?v=0SCIU2MF


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Lettera di un ragazzo

27 Maggio 2010 3 commenti

Da poco leggendo i giornali sono venuto a sapere che il ministro Tremonti farà dei tagli ad alcuni enti considerati inutili, e in questi tagli rientrerà anche l’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici. Non riesco a crederci, non riesco a pensare che venga tagliato qualcosa di così importante che ha fatto conoscere la realtà cosi vasta e stupenda del meridione e di Napoli a livello internazionale, e anche se sarò ripetitivo continuo a dire che non riesco ancora a capacitarmi di come si possano tagliare i fondi ad una realtà come questa, dichiarandone la morte. Io che mi reputo tanto fortunato da aver conosciuto l’avvocato Marotta e di essere entrato nella sua casa, dove c’è solo il profumo di centinaia di anni di cultura, di sapere, un sapere che lo stesso avvocato Marotta ha fatto interminabili sacrifici per mantenere aperto alla città tenendo saldo e funzionale l’Istituto, oggi vedo una scure gettata che può mettere fine alle ricerche, agli studi, e a tutto quello che animava l’Istituto così caro a tutti noi. Anche se finora mi sono limitato a girare nell’orbita piu esterna di questa realtà, l’Istituto è una cosa che sento anche mia, perché trovo che sia una fonte di interminabile conoscenza, e la conoscenza è di tutti… sta al singolo individuo come e se sfruttare questa opportunità di vita. Ora vorrei permettermi di fare una piccola richiesta. Anche se so che molti potranno essere abbattuti dalla notizia che ci è stata data dal ministro, una notizia del genere io la prendo come spunto per far qualcosa. Io chiedo che la conoscenza della realtà dell’Istituto non debba avvenire per puro caso, come lo è stato per me conoscendo una sua borsista in un’aula di tribunale, ma che oggi piu che mai è una realta che si deve far conoscere a piu persone possibili, è una realtà che io personalmente da oggi (è triste farlo in uno stato di emergenza come questo) cercherò il più possibile di far conoscere a 360 gradi dal bambino al ragazzo, dal padre di famiglia ai miei nonni. Io come persona metto a disposizione la mia testa, le mie braccia e il mio tempo per questa battaglia.

Francesco Micillo